Una scatola piena d’idee

di Costanza Russo

  John Steinbeck, in una piccola introduzione al romanzo La Valle dell’Eden, racconta di suo figlio Pat che gli chiede una scatola per metterci dentro ‘tutto quel che capita’. Ecco qui riportata la risposta di Steinbeck.

Ecco, questa è la scatola. C’è dentro quasi tutto quello che ho, eppure non è piena. Ci sono dentro dolore ed eccitazione, sentimenti buoni e cattivi e pensieri cattivi pensieri cattivi e pensieri buoni – il piacere di disegnare e un po’ di disperazione e l’indescrivibile gioia della creazione.”

Beh, c’è da chiedersi cos’altro avrebbe potuto aggiungere Steinbeck a questa scatola di 675 pagine, all’interno delle quali scorre un’avvincente trama ambientata nella valle del Salinas (in California) dove l’autore è nato, e che vede come tema principale il rapporto tra fratelli, in due diverse generazioni. Leggi tutto “Una scatola piena d’idee”

Un incubo sensuale e una magnifica perversione

La Pina Bausch di Leonetta Bentivoglio

Pina Bausch era una ballerina e coreografa tedesca che ha sviluppato una nuova forma di danza chiamata Tanztheater, che combina la danza moderna con elementi teatrali, e per questo viene considerata la “madre” del teatro-danza europeo.  “Con un gesto senza precedenti – scrive la Bentivoglio – aveva deciso di sopprimere il balletto classico dalla scena di un teatro municipale, sovvenzionato dal denaro pubblico. Era come cancellare dal repertorio di un’istituzione artistica i titoli di Mozart e Verdi”.

In particolare, il suo stile di danza-teatro si concentra sulla rappresentazione delle emozioni e dei sentimenti, utilizzando movimenti non convenzionali e gesti quotidiani. Per la Bausch “il linguaggio dei sentimenti, delle sensazioni, è molto importante, perché ci consente di superare le differenze etniche, razziali e di superare qualsiasi tipo di barriera perché esprime semplicemente le relazioni che esistono tra noi”. Leggi tutto “Un incubo sensuale e una magnifica perversione”

Amy March: antagonista o eroina della storia della piccole donne?

Di Alice Da Prato

Amy March, da molti conosciuta con il volto di Florence Pugh, è un personaggio primario del romanzo divenuto poi film, Piccole donne di Louisa May Alcott.

Prima della rappresentazione cinematografica del romanzo dell’Alcott, molti consideravano Amy March l’antagonista della storia, una ragazzina che fin dai primi anni dell’infanzia si dimostra viziata e permalosa, che arriva persino a bruciare il romanzo di sua sorella Jo per una stupida ripicca.

E diciamoci la verità, a molti non va giù il fatto che sia stata proprio lei a sposare il bel vicino di casa Laurie, al posto della sorella maggiore Jo, con la quale il ragazzo aveva avuto una storia in passato.

Insomma, descritta in questo modo la piccola Amy sembra proprio avere tutte le carte per essere odiata.

Leggi tutto “Amy March: antagonista o eroina della storia della piccole donne?”