Inside Banksy a tutto tondo

Unauthorized exhibition

di Greta Federighi

Inside Banksy è una mostra tenuta a Firenze, precisamente presso la Cattedrale dell’Immagine in Piazza di Santo Stefano 5. Ma, come c’era da aspettarsi, non è un’esposizione come tutte le altre, dove nella tranquillità e nel silenzio gli spettatori ammirano opere d’arte dipinte su grandi e piccole tele, infatti, appena si entra nella grande e buia stanza principale, veniamo accolti da delle proiezioni audiovisive che raccontano la storia dell’anonimo street-artist Banksy, il quale origina la propria carriera a Bristol, Inghilterra, e per tutta la durata della proiezione è possibile percepire la cultura underground di quel luogo. La musica che accompagna le opere è per lo più un misto tra sonorità rock e grunge su basi a tempo abbastanza veloce da tenerti sull’attenti, come se fosse il ritmo di una canzone rap. Leggi tutto “Inside Banksy a tutto tondo”

Tanto pe’ scrive, cento anni di Nino Manfredi

di Alessandro Rosati

Questo è un articolo scritto tanto pe’ scrive, insomma pe’ fa quarchecosa. Un po’ come tanti del resto. Capita di mettersi seduto alla scrivania, digitare velocemente sulla tastiera e d’improvviso sentire quell’impulso immediato e inarrestabile di voler dare un senso a quel fiume di parole che scorre impetuoso in testa. In mente, un motivo simpatico e orecchiabile. Recita più o meno così: “Tanto pe’ cantà, perché me sento un friccico ner core…”.

È una celebre canzone di Nino Manfredi (anche se originariamente fu composta dall’inarrivabile Ettore Petrolini), che ne fece un suo cavallo di battaglia, sempre che ne avesse bisogno. Perché, diciamocelo, Manfredi non ha forse la stessa gloria di altri attori del secolo scorso, eppure è stato eccezionale quanto e più di loro.

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L’importanza di prendere coscienza del nostro patrimonio artistico

Un’intervista al professor Salvatore Settis a cura di Loris Di Mella, Abramo Matteoli e Alessandro D’Elia.

   Il professor Salvatore Settis è un noto archeologo e storico dell’arte italiano, nonché ex-direttore della Scuola Normale di Pisa dal 1999 al 2010. Lunedì 10 Febbraio 2020 ha presentato nella nostra scuola, il Liceo scientifico Antonio Vallisneri di Lucca, il nuovo manuale di storia dell’arte che ha scritto in collaborazione con Tommaso Montanari, anche lui storico dell’arte, accademico e saggista.

LEVIAGRAVIA: Volevamo chiederle: da cosa deriva la sua passione per l’arte?

SETTIS: Dal fatto di essere italiano. Dal fatto di vivere in un paese in cui è impossibile camminare, nella maggior parte dell’Italia compresa naturalmente Lucca (fra le prime), senza esserne circondato. E dal desiderio di capire quello che mi circonda.

L.: Come è nato il progetto di un nuovo manuale di Storia dell’arte?

S.: Il progetto è nato con l’idea di lanciare un messaggio alle generazioni più giovani, cercando di trasmettere l’immane importanza del patrimonio artistico del nostro paese, dal punto vista di persone di varie generazioni, dato che gli autori hanno età differenti. Facendo questo, abbiamo voluto cercare di stimolare la creatività dei giovani affinché questo patrimonio non venga mai trascurato.

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