Soldi e campioni

di Edoardo Puccetti

Come tutti sappiamo il calcio è lo sport più seguito al mondo, ma molto spesso viene messo in secondo piano il fattore economico che lo riguarda. Parliamo di milioni di euro che circolano grazie agli sponsor, agli store dedicati alle squadre, ai biglietti per vedere le partite e ai giocatori, che sono quelli che influenzano maggiormente. Questa cosa aiuta, perché è vero che girano tanti soldi, ma si creano posti di lavoro per un gran numero di persone. Allo stesso tempo il denaro rovina questo sport dal punto di vista morale, poiché molti giocatori pensano prima ai soldi e poi alla squadra dove devono andare a giocare. Leggi tutto “Soldi e campioni”

Le Mans si colora di rosso Ferrari

di Mattia Toschi

Oggi è una giornata storica, la casa di Maranello torna a vincere con la 499P la gara regina dell’Endurance: la 24h di Le Mans, nell’edizione epocale del centenario.  La Ferrari torna sul gradino più alto del podio, alla prima apparizione in questa competizione dopo 50 anni di assenza, con la vettura numero 51 guidata fino al traguardo da Alessandro Pier Guidi che l’ha condivisa nei 342 giri con Antonio Giovinazzi e James Calado. La vittoria è arrivata dopo un duello testa a testa tiratissimo con la Toyota numero 8, durato per quasi tutte le 24 ore, nel quale la rossa non ha commesso il minimo errore che le ha permesso di passare sotto la bandiera a scacchi con un abbondante minuto e 31 secondi di vantaggio sulla seconda vettura. Grazie a questa incredibile performance la Ferrari ha portato a termine una prova di forza impressionante confermandosi capace di scrivere pagine di storia in tutti i maggiori campionati del mondo portando in pista innovazione e sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

La Ferrari 499P è un progetto che nasce sotto la guida Antonello Coletta, detto “dottor Le Mans”, a Maranello dove è stata ideata e dove viene prodotta per poi essere affidata al team AF corse, storico partner, che si occupa delle Ferrari nel wec (world endurance championship), con l’obbiettivo, che fino a pochi giorni fa sembrava utopico, di ritornare a vincere la 24h di Le Mans. Leggi tutto “Le Mans si colora di rosso Ferrari”

Roberto Baggio: Il poeta errante

di Lorenzo Gerardi

Il sogno di un bambino che ama il calcio, che spera un giorno di poter calpestare con i suoi scarpini l’erba degli stadi internazionali, quelli dove non hai solo la tua famiglia o le famiglie dei tuoi compagni a vederti giocare ma le persone di tutto il mondo, comincia a Caldogno, un piccolo paese in provincia di Vicenza di circa dieci mila abitanti: lui si chiama Roberto, per tutti è il piccolo Roby, che ama giocare a pallone sia nei campi che per le strade, senza limiti ne confini.

La sua è una famiglia umile, lui è il sesto di otto fratelli e decide di iniziare a inseguire il suo sogno nel suo paese. Roberto non era un bambino come gli altri a giocare a calcio, aveva qualcosa in più, quella spensieratezza e abilità nel gioco che non si vedeva facilmente nei ragazzi delle squadre provinciali, così venne chiamato dalla squadra del Vicenza, la sua prima vera esperienza professionistica all’età di 17 anni.

Roberto era un ragazzo timido ma dal sorriso tenero e veniva visto con un occhio di riguardo da tutte le società italiane anche importanti che militavano nella serie A. Così fu acquistato dalla Fiorentina nel 1984. Ma quell’anno fu un anno di paura e sgomento per lui e per la sua famiglia, a causa della rottura del legamento crociato e del menisco rimediato durante una partita. Il grande prodigio si era fermato e tutti, compreso lui stesso, capirono che quella sarebbe stata la fine di un sogno, che da un infortunio così grave a 18 anni non si poteva riuscire ad arrivare ad alti livelli nel mondo del calcio. Leggi tutto “Roberto Baggio: Il poeta errante”

Maradona: l’essere del calcio se n’è andato

Di Alessandro Rosati

Maradona è stato un semidio del calcio. Con la palla un dio, senza palla un uomo.

Quando pochi giorni fa Paulo Roberto Falcao, straordinario centrocampista degli anni ‘80, ha pronunciato questa frase, ha probabilmente descritto nel miglior modo possibile cosa è stato Maradona.

Maradona innanzitutto è stato gioia. È stato sorrisi sui volti dei grandi, stupore negli occhi dei più piccoli, magia sul prato verde: un fenomeno passato sulla terra per insegnare il calcio nella sua forma perfetta. Un talento del genere sulla terra non si era mai visto. Quando negli anni ‘80 prenota di diritto il trono sull’Olimpo del calcio, i meno giovani possono ancora ricordare le gesta di un altro fenomeno: O Rey Pelé. Il Brasiliano però ha giocato sempre e solo in patria, troppo difficile fare un confronto. Maradona invece è lì, in mezzo alla gente, a rivelare il calcio. 

Leggi tutto “Maradona: l’essere del calcio se n’è andato”