Adesso basta

di Alessandro Vannucci

Il 23 Maggio scorso un aereo civile è stato fermato dall’aviazione bielorussa con la scusa della presenza di una bomba a bordo. L’aereo era partito da Atene e doveva atterrare a Vilnius in Lituania, mentre sorvolava i cieli bielorussi é stato affiancato da un caccia dell’omonimo paese il quale ha intimato ai piloti di atterrare.

Una volta scesi a terra, la polizia ha effettuato delle perquisizioni, che come si sospettava si sono dimostrate una scusa per arrestare un dissidente politico, Roman Potrasevich, un ex collaboratore di Nexta, il canale Telegram che ha più volte criticato il presidente Lukashenko.

Proprio per le sue posizioni politiche, il blogger è stato definito dal presidente una minaccia per l’aviazione civile internazionale. L’episodio ha dato origine ad una escalation di molteplici reazioni del mondo politico bielorusso e internazionale. I vertici dell’Unione europea hanno definito l’episodio inaccettabile, chiedendo l’immediato rilascio del blogger 26enne; sempre l’Unione ha bloccato l’arrivo di 3 miliardi di euro in aiuti al regime e ha dichiarato la Bielorussia come No Fly Zone, impedendo da ora in avanti il traffico aereo con gli altri stati del continente. Leggi tutto “Adesso basta”

Che cosa strana il tempo

di Alessandro Rosati

Pioggia. Non una pioggia forte, ma una di quelle abbastanza intense da bagnare completamente il primo malcapitato senza ombrello. Per strada, poca gente. Quasi nessuno. Qualche macchina passa sfrecciando sull’asfalto bagnato, lasciando impresso per un attimo il movimento delle ruote nelle pozzanghere. Come quando si getta un sasso in acqua e decine di piccoli cerchi concentrici si formano sulla superficie. Poi il sasso sprofonda, l’acqua si calma e solo noi sapremo che quel sasso (proprio quello, e non un altro) si trova proprio in quel punto. È un attimo solo nostro, che nessun altro vivrà alla stessa identica maniera. Siamo solo noi e il mondo nel più privato dei colloqui. Così la pozzanghera si richiude su sé stessa e torna ad essere perforata dallo stillicidio del cielo.

È quasi Giugno, eppure sembra Novembre. Che strana cosa il tempo. Proprio quando ti aspetti il sole, i tramonti sanguinanti all’orizzonte, le zanzare e il caldo estivo, l’Inverno torna prepotentemente alla riscossa. Quasi non volesse morire, senza rassegnarsi all’idea di doversi fare da parte. Si vede che anche le stagioni hanno ereditato un po’ dell’uomo, oltre che viceversa. Leggi tutto “Che cosa strana il tempo”

Il Presidente

di Alessandro Vannucci

In questi giorni il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto una dichiarazione che ha scosso il mondo politico, a seguito di cui molti parlamentari e opinionisti si sono lanciati in espressioni di rammarico e sorpresa. Ha parlato infatti della sua scelta di non ricandidarsi a fine mandato.

Mentre la reazione della maggioranza è stata quella di comprensione e rispetto per la decisione del garante della Costituzione, una minoranza comunque importante ha già avviato la propria campagna per collocare al Quirinale l’inquilino che preferisce.

È interessante ripercorrere le tappe della carriera di uno degli uomini più importanti del nostro paese, per cui la sua assenza dai palazzi del potere italiani sarà sicuramente motivo di nostalgia per la classe politica del futuro. Leggi tutto “Il Presidente”

Schopenhauer e Leopardi, due facce della stessa medaglia

di Camilla Rodella

“Arcano è tutto fuor che il nostro dolor”. Il filosofo tedesco Schopenhauer e il poeta italiano Leopardi condividono l’idea che la vita non sia altro se non dolore. Leopardi accusa, come causa del male di vivere, la natura matrigna, a cui poco interessa il destino degli uomini. Schopenhauer, invece, elabora il concetto di Wille, il volere, che rappresenta l’assoluto che spinge per essere. Infatti tutto ciò che ci circonda non è altro che la forma assunta dal Wille. “Il Wille assoluto è inconoscibile; perché conoscere l’assoluto è una contraddizione ne’ termini. […] Il Wille che conosciamo è il Wille in noi, un Wille relativo sottoposto alle forme dello spazio e del tempo, e alle leggi di casualità”. Ma proprio l’origine di ogni male scaturisce dallo stesso Wille: “Questo è il suo peccato: di qui scaturisce il male”. Il Wille spinge per essere ed è il “‘Voglio vivere’ a diventare satana. La vita è opera demoniaca. […] Perché il Wille come infinito non può appagare se stesso sotto questa o quella forma, dove trova sempre un limite. Prendere dunque una forma è la sua infelicità; il suo peccato, la sua miseria è nel dire: ‘Io voglio vivere’. […] La morte è la fine del male e del dolore, è il Wille che ritorna se stesso, eternamente libero e felice. Vivere per soffrire è la più grande delle asinità”. Leggi tutto “Schopenhauer e Leopardi, due facce della stessa medaglia”