Te ne sei andato via Enea

di Silvia Barsotti

Mi ricordo di quando sei sbarcato a Cartagine, nella mia patria, la terra che fondai dopo essere fuggita da mio fratello, colui che uccise mio marito. Quando vi arrivai, mi trovai disorientata, non ero da sola, ma in un certo senso era come se lo fossi; non mi fidavo di loro, quegli uomini che si erano lasciati corrompere soltanto alla visione di donne e oro: avevano già voltato le spalle a mio fratello, avrebbero potuto fare la stessa cosa con me. Decisi che avrei dovuto dare vita ad una nuova città; insieme a colui a cui avevo donato il mio cuore, mi era stato portato via tutto: la mia patria, la cosa a me più cara. Leggi tutto “Te ne sei andato via Enea”

Incontri

di Lisabetta Raffaetà

 

Le risate squillanti dei bambini, le grida delle madri che chiamano i propri figli, lo stridio dei gabbiani sulla spiaggia animano il bel paesino ligure di Lerici che si risveglia dal freddo inverno, accarezzata dai raggi del sole di maggio. Ormai è primavera inoltrata, periodo stupendo per chi abita nei posti marittimi, dove i bagliori della luce riflessa dal mare hanno sempre qualcosa di speciale.

I turisti qui non sono mai troppi e le passeggiate sulla spiaggia si trasformano in una passeggiata nell’anima e Perla adora camminare immersa nei suoi pensieri lungo quelle coste che la conoscono ormai da più di dieci anni. Le piace osservare ogni cosa, soprattutto i bambini che scorrazzano e che sembrano giocare con le onde del mare perché tutto la riporta indietro nel tempo a quando lei era una ragazzina.

Un sorriso affiora sul suo volto ma è un sorriso strano il suo, mai veramente dolce, mai sereno; forse lo stesso sorriso che quando era piccola nessuno capiva. No, in realtà solo Lale sapeva decifrarlo, sì Lale, il suo caro e forse unico amico cresciuto con lei in casa famiglia fino all’età di otto anni. Leggi tutto “Incontri”

Il destino in una chiave

di Lisabetta Raffaetà

Il vento caldo di giugno scompiglia i capelli di Laura che seduta sugli scogli della sua amata Camogli, ammira il mare e si fa coccolare dal tepore del sole. Ogni anno la ragazza trascorre le sue vacanze nella casa dei nonni materni, un bell’appartamento proprio di fronte al mare, quel mare dove ha fatto milioni di tuffi con gli amici d’infanzia, quel mare che ogni volta che rivede gli riempie il cuore di cari ricordi. Laura oggi è triste anche se di fronte al mare, per la prima volta sarà da sola nella casa dei nonni, ormai loro non ci sono più e ai suoi occhi tutto appare diverso.  Laura stringe forte nella mano un portachiavi poi lo guarda e le lacrime solcano il suo viso, una piccola chiave di ottone brunito è appesa lì, insieme ad altre chiavi da molti anni, la guarda prima con nostalgia, poi con rabbia poi è tentata di gettarla via. Il cuore della ragazza è sopraffatto da emozioni e la sua mente corre lontana a quell’estate afosa di quindici anni fa quando in un caldo pomeriggio si era avventurata nella cantina di nonna Carla alla ricerca di un po’ di fresco e qualcosa da scoprire. La nonna usava la cantina come rimessa, là dentro c’era veramente di tutto e lei stessa la chiamava “la stanza delle meraviglie” perché racchiudeva un mondo fatto di antichi bauli di pelle, poltrone di velluto logorato dal tempo, vecchi armadi, giocattoli in legno… insomma, un mondo tutto da scoprire. Leggi tutto “Il destino in una chiave”

E io odio il vostro pane

di Costanza Russo

 

Sei morta, Holly Hogan, ho detto allo specchio. Possono cercare Holly Hogan in lungo e in largo nella nazione ma non la troveranno perché non esiste più. Puoi chiamarmi Crystal, d’ora in poi, ho detto alla mia immagine riflessa.”

“Crystal della strada” (titolo originale: Solace of the road) è un romanzo di Siobhan Dowd, autrice di vari libri dedicati a ragazzi con problemi di vario genere. In generale hanno trame avvincenti e ben sviluppate e personaggi originali e fuori dagli schemi.

Uno di questi è appunto Crystal della strada, che parla di una tredicenne dei sevizi sociali con un carattere diffidente e spesso sgarbato, giustificato però da un passato in macerie del quale la ragazza non ricorda molto.

Holly Hogan, così si chiama, viene un giorno data in carico a una coppia di genitori adottivi, in casa dei quali non si trova bene, anzi, arriva pure a ferire i loro sentimenti.

“… E io odio il vostro pane di lusso e odio pure voi. Non sono vostra figlia. non voglio essere vostra figlia. Sono figlia di mia madre, non vostra.”

Proprio per questo, decide di scappare da lì, e lo fa grazie a una parrucca bionda trovata in casa dei genitori adottivi, con la quale crea l’identità di Crystal, una diciassettenne affascinante e trasgressiva, molto scaltra e sicura di sé.

È proprio sotto a questa identità che Holly intraprende un’avventura per ricongiungersi alla madre in Irlanda. Leggi tutto “E io odio il vostro pane”