E io odio il vostro pane1 min read

di Costanza Russo

 

Sei morta, Holly Hogan, ho detto allo specchio. Possono cercare Holly Hogan in lungo e in largo nella nazione ma non la troveranno perché non esiste più. Puoi chiamarmi Crystal, d’ora in poi, ho detto alla mia immagine riflessa.”

“Crystal della strada” (titolo originale: Solace of the road) è un romanzo di Siobhan Dowd, autrice di vari libri dedicati a ragazzi con problemi di vario genere. In generale hanno trame avvincenti e ben sviluppate e personaggi originali e fuori dagli schemi.

Uno di questi è appunto Crystal della strada, che parla di una tredicenne dei sevizi sociali con un carattere diffidente e spesso sgarbato, giustificato però da un passato in macerie del quale la ragazza non ricorda molto.

Holly Hogan, così si chiama, viene un giorno data in carico a una coppia di genitori adottivi, in casa dei quali non si trova bene, anzi, arriva pure a ferire i loro sentimenti.

“… E io odio il vostro pane di lusso e odio pure voi. Non sono vostra figlia. non voglio essere vostra figlia. Sono figlia di mia madre, non vostra.”

Proprio per questo, decide di scappare da lì, e lo fa grazie a una parrucca bionda trovata in casa dei genitori adottivi, con la quale crea l’identità di Crystal, una diciassettenne affascinante e trasgressiva, molto scaltra e sicura di sé.

È proprio sotto a questa identità che Holly intraprende un’avventura per ricongiungersi alla madre in Irlanda.

Grazie ai nuovi incontri e ai nuovi posti che vede, Holly fa un viaggio alla scoperta di se stessa, maturando mano a mano e ripercorrendo la sua storia. Solo verso la fine riuscirà però a riordinare i pochi frammentari ricordi.

“Ma Crystal se n’era andata. E Holly Hogan, anni quattordici e giorni uno; era tornata.”

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