All’origine della sapienza, l’enigma

di Margherita Del Debbio

La nascita della filosofia è un libro scritto da Giorgio Colli ed è composto da nove capitoli che trattano argomenti come «enigma», «agonismo», «dialettica», «retorica» e «scrittura». Appena l’ho preso in mano mi sono stupita per come questo libro piccolo e snello (un centinaio di pagine), che non corrisponde alla normale idea dei libri filosofici, complessi e voluminosi, potesse trattare un argomento tanto vasto e complesso.

L’autore, uno dei maggiori studiosi di filosofia antica del 900, inizia affermando: “le origini della filosofia greca, e quindi dell’intero pensiero occidentale, sono misteriose”.  Colli definisce la filosofia come “amore della sapienza”. Essa è legata all’esistenza dei “sapienti”, i quali hanno il compito di “sciogliere i nodi e gettare luce nell’oscurità”. Con il termine ‘’nodo’’ si intende l’enigma, una sfida mortale per qualsiasi sapiente che, se non veniva decifrato, diveniva causa della propria morte; come per Omero che, incapace di risolvere l’enigma posto da dei pescatori sull’isola di Io, morì per lo scoramento.

Nel tentativo da parte dell’uomo di sciogliere l’enigma nasce il pensiero filosofico. Colli, seguendo l’interpretazione di Nietzsche, per spiegare l’origine della sapienza parte da due Dei greci, Apollo e Dioniso, mettendoli in contrapposizione ed elencando i rispettivi tratti caratteristici; ma si serve anche dei racconti antichi a loro legati, come il mito di Arianna, l’unica donna legata a Dioniso, la quale rappresenta una duplice natura (umana e divina) o delle vicende all’inizio dell’Iliade, quando viene presentato Apollo e gli aspetti della sua duplice figura. Leggi tutto “All’origine della sapienza, l’enigma”

Per fare tutto, non agire

di Veronica Zaffora

Il Tao tê ching è uno di quei libri che non perde il suo valore attraverso i secoli.  Quest’opera costituisce infatti il fondamento del pensiero taoista. I pensieri in essa contenuti furono messi per iscritto da Lao-tzu intorno al 300 a.C. ma si possono facilmente applicare anche al giorno d’oggi e penso che rimarranno attuali anche in futuro.

Il titolo del libro viene tradotto come Tao, inteso come vita che è l’idea dominante di tutta la filosofia cinese. Secondo questa, ogni cosa per quanto sia completamente diversa da ogni altra è strettamente correlata con tutto il resto, come il lavoro di un uomo che coltiva il grano, che porta alla fertilità della terra provocata dalla pioggia proveniente dal cielo. Così ci sono costanti tra il cielo, la terra e l’uomo (la Via, Tao del cielo, la Via, Tao della terra e quella dell’uomo), perché quando c’è un ostacolo su una Via c’è anche sulle altre.

Questo concetto può essere espresso con dei simboli che possono rappresentare tutte le cose e sono formati da linee continue e spezzate che formano 64 esagrammi: questo indica che negli esagrammi non c’è permanenza e tutto è in continua mutazione. Tra queste alternanze ci sono due poli: lo yin che indica la femmina, l’oscurità, il freddo, la passività, il pari, la linea spezzata, e lo Yang: la luce, il calore, il maschio, l’attività, il dispari, la linea intera. L’alternanza dei due implica la Via. Leggi tutto “Per fare tutto, non agire”

Itinerario del mondo alla rovescia

di Valeria Vavalà*

 

Lordine e il disordine del gioco letterario. Dagli amori di taverna di Cecco Angiolieri alle favole al rovescio di Gianni Rodari.

 

Cosa mette insieme i Carmina Burana e i sonetti di Cecco Angiolieri, il Dialogo sopra i massimi sistemi di Galilei, il Don Chisciotte e i giochi di parole di Stefano Bartezzaghi? È il gioco del rovescio, l’improvvisa prospettiva del contrario che ribalta gli orizzonti e fa del presente un tempo di beffa e di rivelazione. In fondo non è il rovescio meno importante di ciò che appare nel suo aspetto consueto. E tutto, proprio tutto si sostiene sul suo contrario.

Esiste qualcosa di universale, valido per tutti, che riesce a far star bene indistintamente ogni persona? Ovviamente no, ma sarebbe bello che esistesse. Può una stessa cosa essere causa del tuo bene e del tuo male contemporaneamente? Esiste un ordine per cui il bene e il male restino ben distinti, vicini o lontani? Penso a quante volte si soffre per aver fatto la cosa giusta… Eppure era la cosa giusta.

La letteratura ci educa alle contraddizioni e ci insegna che non esiste un percorso prestabilito. Ed è bello allora non dover dare spiegazioni a qualcuno, neppure a te stesso del perché mai il lupo sia arrivato al punto da perdersi nel bosco portando la cena alla nonna.

Potrebbe forse essere l’ordine che ci fa arrivare a quella sensazione di pienezza e appagamento, a quei significati ultimi che tanto ricerchiamo?

La consapevolezza che c’è un ordine nel mondo ci conforta. Ci rincuora la consapevolezza che non siamo dispersi in mare, abbandonati alla corrente, al vento, ai tuoni e ai fulmini, ma che c’è una sequenza nel moto ondoso, che quando il Sole si poggia all’orizzonte, lasciando affascinato chiunque lo guardi, lo fa per cullarci nella notte, permettendoci così di osservare le stelle e lasciare che siano loro a darci la via. Leggi tutto “Itinerario del mondo alla rovescia”

Sarà mattina

di Rebecca Giusti

 

Ciò che fa male a noi stessi

Ci fa sussultare, ci spaventa,

ci fa pensare che dovremo strapparci

parti di pelle

ci fa credere che poi

tutto sarà più brillante, che

dopo il sangue

verranno raggi tenui, timidi,

spunteranno papaveri

e sembrerà mattina.