Il ruolo della tecnologia nell’educazione

di Matilde Cianchi

La tecnologia ha rivoluzionato molti aspetti della nostra vita, inclusa l’educazione, rivoluzionando il modo in cui gli studenti apprendono e gli insegnanti insegnano. Ci sono state molte innovazioni tecnologiche nel settore dell’istruzione, come ad esempio i tablet, i laptop, le lavagne interattive, le piattaforme di apprendimento online e i software educativi. Queste tecnologie hanno creato nuove opportunità e sfide per l’educazione, e gli effetti di queste innovazioni sono stati oggetto di molte ricerche ed analisi.

Uno dei principali vantaggi della tecnologia nell’educazione è la sua capacità di personalizzare l’apprendimento. Grazie alle tecnologie educative, gli insegnanti possono creare percorsi di apprendimento personalizzati che tengono conto delle esigenze e delle abilità di ogni singolo studente. Inoltre, la tecnologia può migliorare l’accesso all’istruzione. Grazie alla diffusione di internet e delle piattaforme di apprendimento online, è possibile accedere a corsi universitari o a lezioni specialistiche da qualsiasi parte del mondo, in qualsiasi momento, facilitando la collaborazione e la comunicazione tra studenti e insegnanti, anche a distanza. Inoltre, la tecnologia può essere utilizzata per fornire materiali educativi a studenti che vivono in aree remote o che non hanno accesso ad una formazione di qualità. Leggi tutto “Il ruolo della tecnologia nell’educazione”

La scuola del merito

Quando il merito nasconde il privilegio

di Riccardo Orgolesu*

Negli ultimi vent’anni, il Ministero della Pubblica Istruzione ci ha tirato diversi scherzetti. Prima, senza dirci nulla, ha ben pensato di cancellare “pubblica” dalla sua targhetta. Ora, invece, ci ha addirittura aggiunto la parola “merito”! Beh, certo, questa volta nello scherzo si è portato dietro anche gli altri: pensate che abbiamo addirittura il ministero dello sport. Per non parlare del ministero dell’ambiente e della “sicurezza” energetica, che sostituisce la transizione, o di quello delle politiche del mare (ah, però, pure repubblica marinara!). Giurerei anche di aver sentito un certo sovrano delle foreste, tra i nostri ministri.

Scherzi a parte, il nuovo governo ha apportato numerose modifiche ai nomi dei diversi dicasteri, tanto che alcuni sono davvero irriconoscibili, ed è difficile capire quali fossero fino a qualche mese fa. Sono alterazioni che non necessariamente rispecchiano reali mutamenti nell’area di competenza del ministero, ma sono più che altro un tentativo bislacco e mal riuscito di dare l’idea di un esecutivo che vuole cambiare le cose.
La scelta dei nomi, anche se in alcuni casi non fa ben sperare nel progresso, è coerente con quelle che sono le battaglie tradizionali della destra nostrana: la sovranità, o forse sovranismo, la sicurezza, la famiglia “tradizionale”, per citarne alcune. E, in fondo, cosa ci si poteva aspettare? La destra fa la destra, e in una democrazia è giusto così, con buona pace di chi, come il sottoscritto, questi nuovi nomi proprio non li regge. Leggi tutto “La scuola del merito”

Grazie Direttore

di Flavio Cola

È iniziato un nuovo anno, la scuola si è rinnovata; alcune facce nuove si incontrano adesso per i corridoi ed altre che si era soliti incontrare non si vedono più. Persone che in questo momento sono dedite a nuovi impegni e proiettati verso il loro futuro.

È proprio a queste persone che la redazione ed io vogliamo esprimere la nostra gratitudine. Mi riferisco in particolare ai componenti della redazione dei tre anni precedenti, durante i quali LeviaGravia è nata ed è cresciuta fino ad arrivare a ciò che è oggi.

Soltanto tre anni fa un esiguo numero di studenti si incontrò per la prima volta, quasi timidamente, senza saper bene cosa fare, insieme ad un professore, il nostro caro consulente G, e da quell’incontro nacque un progetto concreto. Un progetto che continua a coinvolgere le menti dei nuovi studenti come fece tre anni fa con noi.

LeviaGravia però, non sarebbe esistita se non ci fosse stato, in quell’esiguo numero, Alessandro Rosati, direttore per questi ultimi tre anni. Grazie a lui ed a molti altri, tra i quali mi sembra doveroso ricordare Rebecca Giusti e Alessandro Vannucci, tutti gli studenti del mondo, se lo desiderano, hanno la possibilità di scrivere sul nostro giornale online.

Ma non è solo questo, è la possibilità di esprimersi, di spaziare, attraverso le nostre sezioni, in qualunque campo in cui le parole possano essere d’aiuto e poi, perché no, la possibilità di confrontarsi con quel mondo editoriale che troppo spesso rimane oscuro nei suoi meccanismi.

È anche per questo che è doveroso ringraziare il nostro precedente direttore Alessandro Rosati, augurargli il meglio, e raccogliere la sua eredità.  Ci impegneremo per essere delle guide e dei compagni per chi verrà come i nostri predecessori. Io personalmente mi auguro di essere un direttore propositivo e attento come lo sei stato tu, Alessandro. Quello che posso affermare con sicurezza è che questa redazione continuerà il percorso con curiosità e impegno, orgogliosi di essere parte della redazione di LeviaGrazia.

 

Vallisneri in tautogrammi

di Martino Andreini

 

Tautogramma= composizione costruita con componenti che cominciano, categoricamente, con caratteri coincidenti.

Ambiziosi adolescenti avete ancora accuse appassionate? Andiamo ad additarne alcune…

Ahimè, adesso anche Bindocci, benchè bimbo bianco e bilanciato, blatera di belle e birbanti battaglie bolsceviche, bla bla bla, e bonariamente si beffa dei balordi battibecchi tra gli altri Bronzei Baroni1. Comunque cambiamo cantilena e con considerazioni calugnose cominciamo a cantar colui che col coetaneo Cortese Comunista2 cerca conflitto, cacchio che coesione! Cola che consideri le calzature3 di capitale cospicuità, chissà come coloreremo il cappuccio delle comode camicie… Diamine! Non dimentichiamoci di domandare al DeLuca da quando è diventato dannatamente diligente.

Dunque esordiamo espondendo ed elencando  gli errori dell’entrambe famose femmine che fanno finta di favorire noi giovani giocatori gentili ma governano per gaio guadagno. Gironzolano gallonate e hanno imprecisi incarichi interni, indicativamente importanti e inclini all’inerzia. Insomma indichiamo infine le irose innominate: Lorella, che loda la legge ma lede la libertà, e la sua lussuosa leader, che laggiù lontana litiga e lavora, oh Mencacci. Maria-Rosa, mentre mediti magistrali museruole, miri a mettere una muta mascherina sopra il mondo che me e i miei mortifica.  Ma la Magna Ministra4 mostrò il suo meglio mentre minacciò “La Mia scuola”  in mondovisione5 e le mani di molti maestri non nascondevano nessuna nemesi. Oppure quando osasti osservare che persino i privilegiati professori potevano parimente peccare quando questi resistevano a riconoscere le rigide restrizioni e rigettavano le restanti ridicole responsabilità. Oh Rosaria, rimaneva rassicurante soltanto il sereno sollievo del Santo-Natale quando sorridenti sfoggiavamo spumanti scadenti e strani stuzzichini. Stavolta Supplizio di Tantalo, tutto taceva mentre il tempo dei teneri torroni terminava, da te, tradito. Tagliamo tutta la tediosa telecronaca delle Temute Tiranne e tentiamo di trovare un termine da trattare tutto in “U”, per ultimare questo umoristico usignolo.

Un’unica umana unione urla: l’UDS, che vuole veramente veicolare una vermiglia voce ma in verità vedo velata solo vuota vanità e vano vilipendio.

Và mia volgare zanzara6 e, sugli zaini, zampetta zelante.

  1. I rappresentanti d’istituto.
  2. Paolo Pasqualetti.
  3. Sineddoche di abbigliamento.
  4. La preside.
  5. Riunione meet con tutte le classe del liceo del 22/11/2021.
  6. Questo testo.