Il ruolo della tecnologia nell’educazione

di Matilde Cianchi

La tecnologia ha rivoluzionato molti aspetti della nostra vita, inclusa l’educazione, rivoluzionando il modo in cui gli studenti apprendono e gli insegnanti insegnano. Ci sono state molte innovazioni tecnologiche nel settore dell’istruzione, come ad esempio i tablet, i laptop, le lavagne interattive, le piattaforme di apprendimento online e i software educativi. Queste tecnologie hanno creato nuove opportunità e sfide per l’educazione, e gli effetti di queste innovazioni sono stati oggetto di molte ricerche ed analisi.

Uno dei principali vantaggi della tecnologia nell’educazione è la sua capacità di personalizzare l’apprendimento. Grazie alle tecnologie educative, gli insegnanti possono creare percorsi di apprendimento personalizzati che tengono conto delle esigenze e delle abilità di ogni singolo studente. Inoltre, la tecnologia può migliorare l’accesso all’istruzione. Grazie alla diffusione di internet e delle piattaforme di apprendimento online, è possibile accedere a corsi universitari o a lezioni specialistiche da qualsiasi parte del mondo, in qualsiasi momento, facilitando la collaborazione e la comunicazione tra studenti e insegnanti, anche a distanza. Inoltre, la tecnologia può essere utilizzata per fornire materiali educativi a studenti che vivono in aree remote o che non hanno accesso ad una formazione di qualità. Leggi tutto “Il ruolo della tecnologia nell’educazione”

Le donne nella Costituzione italiana

 

di Lisabetta Raffaetà

2 Giugno 1946, sulle pagine del Corriere della Sera, quel giorno, risaltava un articolo dal titolo molto interessante: “Al seggio senza rossetto!”. Forse alle ragazze e alle donne di oggi questa frase potrebbe sembrare quasi provocatoria, ma nel 1946 le donne, immagino, furono ben contente di non mettere il rossetto per andare ai seggi perché questa era la loro prima volta in cui venivano chiamate a votare non solo in occasione del referendum tra monarchia e repubblica, ma anche per eleggere i membri della Costituente.

Sì, proprio così, quella Costituente che di lì a due anni, dopo un lungo lavoro, avrebbe dato vita alla Costituzione italiana. Noi donne moderne dovremo ringraziare quelle signore che andarono a votare, magari lasciando il rossetto nelle loro borse o a casa, per non correre il rischio di sporcare e annullare le schede elettorali che con le labbra andavano sigillate. Sicuramente non sono così grande da poter capire ancora del tutto gli eventi della storia, ma è intuibile che grazie alla partecipazione di milioni di donne al voto di quel famoso 2 Giugno, si riuscì ad avere una rappresentanza femminile all’assemblea costituente: di settantacinque membri eletti, ventuno erano donne. Ricordiamo Nilde Iotti, Maria Federici, Teresa Noce, Angelina Merlìn, Adele Bei…. Che nonostante i diversi orientamenti politici si trovarono unite e compatte nel portare avanti quello che alle donne più stava a cuore: la pari dignità. Leggi tutto “Le donne nella Costituzione italiana”

La scuola del merito

Quando il merito nasconde il privilegio

di Riccardo Orgolesu*

Negli ultimi vent’anni, il Ministero della Pubblica Istruzione ci ha tirato diversi scherzetti. Prima, senza dirci nulla, ha ben pensato di cancellare “pubblica” dalla sua targhetta. Ora, invece, ci ha addirittura aggiunto la parola “merito”! Beh, certo, questa volta nello scherzo si è portato dietro anche gli altri: pensate che abbiamo addirittura il ministero dello sport. Per non parlare del ministero dell’ambiente e della “sicurezza” energetica, che sostituisce la transizione, o di quello delle politiche del mare (ah, però, pure repubblica marinara!). Giurerei anche di aver sentito un certo sovrano delle foreste, tra i nostri ministri.

Scherzi a parte, il nuovo governo ha apportato numerose modifiche ai nomi dei diversi dicasteri, tanto che alcuni sono davvero irriconoscibili, ed è difficile capire quali fossero fino a qualche mese fa. Sono alterazioni che non necessariamente rispecchiano reali mutamenti nell’area di competenza del ministero, ma sono più che altro un tentativo bislacco e mal riuscito di dare l’idea di un esecutivo che vuole cambiare le cose.
La scelta dei nomi, anche se in alcuni casi non fa ben sperare nel progresso, è coerente con quelle che sono le battaglie tradizionali della destra nostrana: la sovranità, o forse sovranismo, la sicurezza, la famiglia “tradizionale”, per citarne alcune. E, in fondo, cosa ci si poteva aspettare? La destra fa la destra, e in una democrazia è giusto così, con buona pace di chi, come il sottoscritto, questi nuovi nomi proprio non li regge. Leggi tutto “La scuola del merito”

La formazione musicale per un mondo migliore

di Michele Puccini

El Sistema” è un progetto didattico legato alla musica che, in collaborazione con il governo venezuelano, negli anni settanta si propone di aiutare i giovani che vivono nei quartieri più poveri del Paese a sviluppare la loro personalità e a diventare cittadini responsabili offrendo loro opportunità ricreative, sociali ed educative. Il modello venne elaborato da José Antonio Abreu, morto nel 2018.

Ex politico, educatore, musicista, economista e pedagogista, Abreu ha lottato a lungo per combattere fenomeni come la criminalità organizzata e la dipendenza da droghe a livello giovanile nella Nazione, infatti molti ragazzi ed adolescenti, a causa della terribile crisi economica che da anni grava sullo Stato, si sono trovati costretti a stare in un altro tipo di “Sistema”, dove lo spaccio, le attività a stampo mafioso e il commercio di persone sono la normalità.

La Fundación del Estado para el Sistema Nacional de las Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela è l’organo che si occupa di gestire “El Sistema” e lo ha definito come “un progetto che mira ad organizzare sistematicamente l’educazione musicale ed a promuovere la pratica collettiva della musica attraverso orchestre sinfoniche e cori, come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità”.

L’opportunità di vedere il documentario dovrebbe essere apprezzata da tutti e permette di riflettere su molti temi. In primo luogo fa osservare e capire come la musica possa aiutare nel diventare cittadini attivi attraverso un’adeguata formazione musicale e culturale. Leggi tutto “La formazione musicale per un mondo migliore”