25 Novembre

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

di Lisabetta Raffaetà

Il 7 dicembre 1999 l’Assemblea generale dell’ONU ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne , una ricorrenza nata proprio per promuovere la cultura del rispetto, l’emancipazione femminile e, naturalmente, la lotta ai maltrattamenti e al femminicidio.

La data è stata scelta dalle Nazioni Unite per commemorare tre sorelle: Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal. Queste tre donne furono coraggiose attiviste che alla fine degli anni Cinquanta si erano opposte al regime del dittatore dell’odierna Repubblica Dominicana contro Rafael Leónidas Trujillo.

Il 25 novembre del 1960 le tre sorelle si stavano recando in carcere per far visita ai loro mariti, prigionieri politici proprio perché in aperto contrasto con il regime, ma lungo la strada alcuni agenti del Governo le arrestarono e le trascinarono in una località segreta. Lì le “tre farfalle”, questo era il loro nome in codice durante le attività clandestine, vennero torturate, stuprate e uccise. Dopo il brutale crimine, la polizia cercò di simulare un incidente, ma il popolo scoprì presto la verità e quell’episodio contribuì ad accendere la miccia della rabbia che nel giro di un anno avrebbe portato al crollo della feroce dittatura.

Belgica Adele, sorella della vittima dedicò la propria vita al ricordo e alla commemorazione di questo tragico evento che alla fine venne scelto come simbolo per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne. Il 25 novembre  è  una ricorrenza che vuole promuovere la cultura del rispetto, l’emancipazione femminile e, naturalmente, la lotta ai maltrattamenti e al femminicidio. Leggi tutto “25 Novembre”

Il cuore del mondo e la geopolitica

di Michele Puccini

Storia della Geopolitica di Pascal Larot è un libro che, come si evince dal titolo, costituisce un “primo assaggio”, per il lettore interessato, della geopolitica mondiale. In questo volume l’autore traccia un’ampia panoramica dell’evoluzione degli equilibri di questa scienza, tanto complessa quanto interessante, e degli avvenimenti in campo internazionale che hanno caratterizzato la politica dei Paesi Europei ed Extraeuropei.

Partendo dall’analisi delle teorie di Friedrich Raztel, geografo tedesco, e della sua visione di come questa disciplina avesse una grande rilevanza nell’organizzazione mondiale, il saggio passa poi a trattare periodi più recenti, soffermandosi in particolare sulla guerra fredda e poi approdando ai giorni nostri.

L’autore sottolinea soprattutto l’influenza che i vari conflitti hanno avuto sulla storia di ogni Paese e mette in risalto anche la figura di alcuni geopolitici che con la loro ideologia hanno influenzato il pensiero e le future azioni della classe dirigente e dei Capi di Stato dei Paesi menzionati. Sostanzialmente il libro nei primi capitoli prende in esame cinque potenze mondiali con cui vengono spiegate le teorie di Karl Haushofer:

La Germania, egemone in Europa, Africa e parte della penisola arabica; la Russia, testa di serie del Mailand, o cuore del mondo come viene detto nel libro, e in parte dell’Asia; l’India, che detiene il primato economico dell’Oceano Indiano e in parte dell’Asia Meridionale; il Giappone, che avrebbe controllato in modo più o meno diretto parte della Cina, delle Isole del Pacifico e l’Australia; la Grande America, con gli Stati Uniti che dominano Brasile, Argentina, Messico, Canada e i restanti “staterelli” dell’America centro-meridionale. Leggi tutto “Il cuore del mondo e la geopolitica”

Grazie Direttore

di Flavio Cola

È iniziato un nuovo anno, la scuola si è rinnovata; alcune facce nuove si incontrano adesso per i corridoi ed altre che si era soliti incontrare non si vedono più. Persone che in questo momento sono dedite a nuovi impegni e proiettati verso il loro futuro.

È proprio a queste persone che la redazione ed io vogliamo esprimere la nostra gratitudine. Mi riferisco in particolare ai componenti della redazione dei tre anni precedenti, durante i quali LeviaGravia è nata ed è cresciuta fino ad arrivare a ciò che è oggi.

Soltanto tre anni fa un esiguo numero di studenti si incontrò per la prima volta, quasi timidamente, senza saper bene cosa fare, insieme ad un professore, il nostro caro consulente G, e da quell’incontro nacque un progetto concreto. Un progetto che continua a coinvolgere le menti dei nuovi studenti come fece tre anni fa con noi.

LeviaGravia però, non sarebbe esistita se non ci fosse stato, in quell’esiguo numero, Alessandro Rosati, direttore per questi ultimi tre anni. Grazie a lui ed a molti altri, tra i quali mi sembra doveroso ricordare Rebecca Giusti e Alessandro Vannucci, tutti gli studenti del mondo, se lo desiderano, hanno la possibilità di scrivere sul nostro giornale online.

Ma non è solo questo, è la possibilità di esprimersi, di spaziare, attraverso le nostre sezioni, in qualunque campo in cui le parole possano essere d’aiuto e poi, perché no, la possibilità di confrontarsi con quel mondo editoriale che troppo spesso rimane oscuro nei suoi meccanismi.

È anche per questo che è doveroso ringraziare il nostro precedente direttore Alessandro Rosati, augurargli il meglio, e raccogliere la sua eredità.  Ci impegneremo per essere delle guide e dei compagni per chi verrà come i nostri predecessori. Io personalmente mi auguro di essere un direttore propositivo e attento come lo sei stato tu, Alessandro. Quello che posso affermare con sicurezza è che questa redazione continuerà il percorso con curiosità e impegno, orgogliosi di essere parte della redazione di LeviaGrazia.

 

Inflazione e spettacolo, le conseguenze che si sentono ancora oggi

Facciamo chiarezza di fronte alla disinformazione in merito.

di Alice da Prato

Ormai tutti noi avremo di sicuro sentito parlare di inflazione, chi perché si è sempre domandato come mai non si potessero stampare più soldi e si è ritrovato questa parola sbattuta in faccia come spiegazione, e chi invece è informato sull’attualità tramite notizie, giornali, radio e/o telegiornali.

Fatto sta che, chi più chi meno, tutto sappiamo, anche se magari solo a grandi linee, cos’è l’inflazione. Per chi non lo sapesse, o non lo avesse ancora capito, qua sotto trovate riportato il significato secondo l’enciclopedia Treccani:
Aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta. Il fenomeno può avere molteplici cause, sia reali sia monetarie, e assumere forme differenti.

E ora che lo so? Arrivati a questo punto viene spontaneo, o così almeno credo io, domandarsi in che modo essa influisce sulla nostra quotidianità. Uno dei tanti problemi che l’inflazione causa è che colpisce in maniera diversa le persone ricche e le persone povere. Le persone più povere, ad esempio, concentrano in misura maggiore le loro spese su prodotti energetici e alimentari, cioè prodotti dei quali difficilmente si riesce a fare a meno. I poveri, inoltre, hanno una propensione al consumo più alta di quella delle persone ricche; in altre parole, risparmiano meno dei ricchi. Secondo l’Istat, in questa fase economica il quinto di famiglie più povere subisce un’inflazione più alta rispetto alle restanti famiglie italiane. Leggi tutto “Inflazione e spettacolo, le conseguenze che si sentono ancora oggi”