A scuola di tolleranza

di Marco Ciucci

   La Lettera sulla tolleranza viene scritta da Locke nel 1685, periodo in cui il filosofo inglese stava soggiornando in Olanda, ed è indirizzata ad un suo amico, di cui non rivela l’identità, ma che è conosciuto come Honored Sir. In questa lettera Locke tratta alcune tematiche particolarmente attuali, in particolare quella della tolleranza, più specificatamente in ambito religioso: il testo è pieno di riflessioni e monologhi del filosofo, le sue opinioni vengono sempre argomentate con esempi che contribuiscono in modo efficace a renderle convincenti.

   Locke sfrutta gli avvenimenti di quel periodo, ad esempio l’editto di Fontainbleau per denunciare la piega presa dalla Chiesa, in particolare quella Cattolica, per promuovere quei principi che saranno tipici del pensiero illuminista, quindi l’utilizzo della ragione, e per criticare la piega presa dai governatori degli stati cattolici di quel secolo, i quali spesso imponevano la propria religione con la forza. Il filosofo, prima di esporre le proprie opinioni riguardo a questa situazione, spiega cosa sono, a parer suo, la Chiesa e lo Stato: definisce la prima una società libera e volontaria di uomini che si uniscono per adorare pubblicamente il Dio in cui credono, col fine di salvare le proprie anime,  il secondo è sempre una società composta da uomini, ma è costituita unicamente al fine della conservazione dei beni civili, quindi vita, libertà, integrità fisica, proprietà di oggetti esterni, come terreno, denaro, mobili ecc.

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Un appello alla tolleranza in nome della ragione

Immagine da Wikimedia Commons. Dominio pubblico

E quindi in difesa della libertà di pensiero e di religione

di Matteo Pierini

   Nel “dialogo tra un sano e un moribondo” si presenta un episodio pressoché insolito: un moribondo prossimo alla sua morte viene continuamente disturbato dalla presenza di un barbaro cristiano, l’intollerante vuole costringere il poveretto a firmare una petizione per ottenere un buon canonicato con la forza. Il morente, in preda all’agonia, sofferente e pure minacciato, riesce ad opporsi al volere dell’oppressore con le poche energie che gli sono rimaste, scatenando l’ira del cristiano che firmerà falsificando la firma sul documento.

Leggi tutto! Con tolleranza, se insistiamo.