di Michele Puccini
Nel corso della storia il ruolo della donna ha vissuto sempre momenti contrastanti tra loro che vanno a contraddirsi con le loro caratteristiche: se nel mondo moderno, almeno sulla carta, ha acquistato diritti, nei fatti spesso non è così e vi sono molte aree del mondo dove è rilegata ad avere una figura o un ruolo marginale. Se nella preistoria la società era di tipo matriarcale, come possiamo verificare anche dalle Veneri, dai graffiti e dai resti che ci sono giunti, con il tempo la sua figura è stata sminuita all’interno delle società antiche: gli stessi filosofi greci, come Pitagora, Platone ed Euripide, spesso ritenuti simboli di saggezza e democrazia e studiati tutt’oggi, la ritenevano ignorante, difettosa, inferiore, incompleta e sottomessa prima all’autorità del padre poi a quella del marito in quanto considerata priva di volontà e pensiero proprio. La Grecia Antica ha influenzato profondamente gli usi e i costumi Romani e da qui anche la cultura romano-barbarica dell’Alto e poi quella del Basso Medioevo; infatti, anche in quest’ultimo periodo assume duplice aspetto: se da un lato viene vista come un angelo che eleva l’uomo a livello spirituale e lo conduce a Dio, dall’altro viene vista come una figura negativa e maligna, associata poi alle streghe, la cui caccia partirà proprio in questo momento epoca. Leggi tutto “La storia della donna”