Il 25 Aprile in tempi di Covid-192 min read

di Alessandro Rosati

   L’Italia si appresta a vivere il 25 Aprile probabilmente più anomalo della sua storia. Ogni anno nella data della Liberazione Italiana dall’occupazione nazista, con conseguente fine della guerra, la penisola si tinge con il tricolore e le piazze si riempiono. Un’occasione buona per ritrovare un senso di unità che troppo spesso va perduto. Da Nord a Sud per le vie sfilano cortei, vengono organizzati discorsi e manifestazioni e decine, centinaia, migliaia di sconosciuti si ritrovano a cantare e ballare insieme sulle note delle stesse canzoni.

   Il 75° Anniversario di quel 25 Aprile 1945 sarà però diverso. L’emergenza Coronavirus renderà infatti impossibili gli assembramenti e le piazze dunque rimarranno vuote. Il lockdown non fermerà però le celebrazioni, che attraverso i canali più svariati avverranno comunque.  “Ci sono ugualmente i nostri cuori partigiani e antifascisti” – dice la Presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), Carla Nespolo, in un’intervista a Repubblica. Canali Tv e radio, giornali, Facebook diventano dunque il mezzo per raccogliere il grande abbraccio degli Italiani.

   Nel suo piccolo la Provincia di Lucca, più precisamente il Comune di Capannori, ha deciso di aderire al 25 Aprile in forma “virtuale”. Con la partecipazione di diverse associazioni, tra cui la sezione dell’ANPI di Lucca e L’Istituto Storico della Resistenza, e attraverso il canale Youtube del Comune di Capannori tutti potranno vivere la Festa della Liberazione.

Il programma prevede alle ore 12 un concerto a cura della Filarmonica G.Puccini di Segromigno in Monte. Tra i vari brani che verranno eseguiti spicca su tutti, neanche a dirlo, l’Inno d’Italia.

   La giornata prosegue alle ore 14 con una maratona di video realizzati in gran parte da studenti e studentesse. Nell’ambito del progetto “Vetrina Scolastica” alunni di vari Istituti Comprensivi hanno avuto la possibilità di intervistare testimoni viventi della Seconda Guerra Mondiale producendo “materiale dall’alto valore educativo”, come dichiarato dall’Assessore alla Cultura Francesco Cecchetti.

   Alla fine della giornata, alle ore 21, verrà trasmesso “8 settembre 1943: l’ora delle scelte”, primo episodio di “Pillole di Resistenza” a cura di Nicola Barbato e dell’Istituto Storico della Resistenza. Mancherà il calore del contatto umano, non potrebbe essere altrimenti, ma l’iniziativa dell’ANPI manterrà viva – come ha infine sottolineato Carla Nespolo – “la grande comunione di valori e di speranze”.

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