Le paure del mondo moderno

Francisco Goya – Il sabba delle streghe. Dominio pubblico

Un libro di Marc Augé per capire di cosa abbiamo paura

di Rugiada Menconi

   Nel libro Le nuove paure Marc Augé descrive il clima di angoscia e inquietudine che lui definisce una “paura collettiva”, clima che caratterizza l’epoca moderna e che è ormai diffuso in tutto il mondo. L’autore prende in esame diversi tipi di paure, soffermandosi sulle cause da cui scaturiscono e sugli effetti che producono. L’obiettivo principale del libro è quello di aiutare il lettore a razionalizzare la paura in modo da riuscire a controllarla, conoscendone l’origine e le conseguenze.

   Augé divide le paure in cinque categorie: paura economica, paura sociale, paura politica, paura tecnologica e paura naturale. Tutte sono caratteristiche di settori diversi, per esempio quella economica si presenta soprattutto all’interno dell’impresa, spaventando i lavoratori più deboli; quella politica invece terrorizza nazioni intere, e ne è un rappresentante più che emblematico il terrorismo; quella naturale invece intimorisce gli abitanti delle zone geografiche più soggette a catastrofi naturali. Ma secondo Augé c’è una cosa che accomuna tutte le diverse sfumature di queste situazioni e che crea quella concatenazione di paure che ci rendono così angosciati e sospettosi: il live, la diretta, quella cosa che da una parte ci permette di essere continuamente aggiornati su ciò che accade nel mondo, ma che, dall’altra, crea un clima di inquietudine e di paura collettivi. Infatti, le brutte notizie che ci vengono quotidianamente rigurgitate addosso da televisioni, computer, giornali, radio e cellulari ci fanno pensare che tutte queste vicende negative siano collegate fra loro e che siano inevitabili.

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Insidie e vantaggi del 5G

di Irene Stefanini

   L’avvento della nuova rete telefonica farà cambiare le abitudini televisive agli italiani. Con le innovazioni nel settore elettronico i telefoni di ultima generazione avranno una nuova rete, la 5th Generation (conosciuta come 5G), che andrà a sostituire le vecchie. Gli smartphone con il 5G non solo avranno una connessione nettamente più veloce e captabile, ma in più potranno usufruire di molti servizi che fino ad ora erano solamente riservati ad altri apparecchi tecnologici.

   Avendo una latenza (cioè il tempo che impiega una macchina a eseguire un comando) bassa e una banda (la trasmissione dei dati attraverso gli apparecchi elettronici) molto alta, il 5G sarà preferibile alla ADSL e alla FIBRA. Grazie alla capacità di questa rete di essere veloce ed efficiente, di supportare molte connessioni simultanee e di coprire molte aree con meno ripetitori, nei prossimi anni non ci sarà più bisogno di essere costantemente collegati a modem o a reti wi-fi poiché la connessione sarà diffusa in modo capillare in tutte le parti del mondo.

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“Se le bestie sentono, come si giustifica il farle soffrire?”

Immagine di Menesteo su Wikimedia Commons. CC BY-SA 4.0

L’attualità del pensiero di Piero Martinetti

di Lavinia Gabbrielli

Piero Martinetti (1872-1943) è stato uno dei 18 accademici italiani e l’unico filosofo che si sia rifiutato di giurare, nel 1931, fedeltà al fascismo. La cultura religiosa orientale e la filosofia di Schopenhauer ne influenzarono probabilmente le posizioni in ambito etico, come risulta da alcuni manoscritti, raccolti e pubblicati una ventina di anni fa a cura di Alessandro Di Chiara, in cui si è a lungo soffermato sulla Pietà verso gli animali. In questo piccolo libro, Martinetti analizza le affinità che esistono tra la coscienza animale e quella umana, sia su base scientifica che su base metafisica, confrontandosi con le teorie filosofiche precedenti.

Leggi tutto, ogni animale merita un po’ di attenzione, no?

Dalla vostra sardina di Firenze


di Margherita Azzi



  Brividi, pianti, sorrisi, unione, forza, felicità, fratellanza, senso di appartenenza, farfalle nello stomaco ed altre mille emozioni che non vi posso spiegare. Sono le tre di notte di sabato sera ma non posso aspettare, ho bisogno di scrivere. Sono tornata a casa da venti minuti e mi sento una sardina di Firenze. Di tutto il mondo. Ora sono qua, scombussolata, da mille emozioni diverse, e con un po’ di amaro in bocca, per il ritorno istantaneo alla realtà, alla mia cameretta, per la fine della giornata con l’unico desiderio di ricominciarla. Perché è stata ossigeno. Perché dopo tanto tanto tempo mi sono sentiva viva e per una serata quel senso di solitudine se ne è andato via. Perché fino a qualche ora prima ero immersa in un mare di libertà e speranza e ho intravisto per uno sfuggente attimo un futuro. Noi, tutti noi. Migliaia di persone che si erano radunate in piazza della Repubblica per esserci, senza violenza, senza urli, ma con amore, con fratellanza, desiderosi di una politica e di un futuro diversi. 

che dici, leggiamo tutto?