La resistenza vince l’ultima guerra interspaziale

di Irene Stefanini

   La saga Star Wars s’è conclusa con il nono capitolo, uscito nelle nostre sale italiane il 18 Dicembre dell’anno appena concluso. Tra i classici cartoni e i film italiani natalizi e non, Star Wars: L’ascesa degli Skywalker regala un Natale all’insegna della fantascienza, dell’azione e degli effetti speciali. Interrotto dai prequel Rogue One e Solo l’ultima trilogia dedicata agli Jedi chiude l’intera saga.

   La storia racconta le vicende dei nuovi protagonisti Rey, Finn, Poe e Ben (o meglio conosciuto come Kylo Ren) affiancati dai personaggi storici come Chewbacca, C-3PO e Leila; durante il film torneranno vecchie conoscenze, che aiuteranno o sveleranno segreti pericolosi che metteranno a dura prova la resistenza e il raggiungimento della pace nella galassia.

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Aspettarsi lo scoprirsi

di Abramo Matteoli

“Meditazione è una mossa che non infligge danno. L’utilizzatore medita, risvegliando il potere nel profondo del suo corpo e aumenta il suo attacco.”
-Pokédex del Professor Oak (Pokémon Rosso)

Più si va avanti e più c’è rumore, luci, informazioni da assimilare e notizie inedite con il superpotere di diventare in poco tempo una scusa per dimenticarsi di quelle vecchie.

Beh, non ci resta che leggere tutto, no?

Un appello alla tolleranza in nome della ragione

Immagine da Wikimedia Commons. Dominio pubblico

E quindi in difesa della libertà di pensiero e di religione

di Matteo Pierini

   Nel “dialogo tra un sano e un moribondo” si presenta un episodio pressoché insolito: un moribondo prossimo alla sua morte viene continuamente disturbato dalla presenza di un barbaro cristiano, l’intollerante vuole costringere il poveretto a firmare una petizione per ottenere un buon canonicato con la forza. Il morente, in preda all’agonia, sofferente e pure minacciato, riesce ad opporsi al volere dell’oppressore con le poche energie che gli sono rimaste, scatenando l’ira del cristiano che firmerà falsificando la firma sul documento.

Leggi tutto! Con tolleranza, se insistiamo.

Ma quanto è difficile diventare maggiorenni?!

L’illuminismo secondo Kant, ovvero la conquista della maggiore età.

di Matilde Fantozzi

   Immanuel Kant spiegò finalmente a tutti cosa dovesse intendersi per Illuminismo in un articolo del 1784, Was ist Aufklärung, sulla rivista Berlinische Monatsschrift. In quest’articolo Kant lo definisce come la capacità di servirsi del proprio intelletto, liberandosi della sudditanza di tutori di vario genere, dunque come un atto di coraggio, ovvero del vecchio motto Sapere aude. Il filosofo prussiano è convinto che ognuno possa “illuminarsi”, e quindi conquistare autonomia intellettuale, grazie alla presenza di liberi pensatori, che non è difficile trovare in ogni tempo, e del “pubblico uso della ragione in ogni campo”. Infatti per il filosofo è necessario distinguere fra il pubblico uso della ragione e quello privato: il primo è quello che si riferisce agli studiosi nel momento in cui comunicano i risultati delle loro indagini, spesso critiche, di fronte al loro pubblico ed è il terreno della libertà, mentre il secondo è quello che ognuno fa quando riveste un ruolo civile (esattore delle tasse, sacerdote, ecc.), dove prevale il dovere.

   La conquista dell’autonomia di pensiero può avvenire, per Kant, solo in tempi lunghi (non attraverso una rivoluzione) e in un contesto in cui ad ogni generazione sia garantita la possibilità di correggere gli errori delle generazioni precedenti (ciò non può essere impedito da alcuna autorità).

Diventiamo maggiorenni! Leggi tutto!